giovedì 19 settembre 2013

INDIE FASHION WEEK!

Pubblicato da Giua Sue Serafini alle 19:58
Scusate se questi due giorni sono mancata , ma volevo ritornare con un post ancora più ricco di quelli precedenti , proprio perchè questa settimana ho avuto l'opportunità di seguire fino a tarda notte la settimana della moda di Milano.
Cosa aspettarsi per questo inverno 2014?
Vi elencherò in questa pagina soltanto alcune cose che rispecchiano l'indie.

Nella fashion week presentata questi giorni poteva mancare il nero?
Ormai è per tutte la vera certezza dell'esistenza di un colore divino.
Convivono la femminilità di abiti revival che vanno negli Anni '20 ai '60 e l'artistrocratica raffinatezza di chi vuole giocare con completi maschili.
Le tenzende sono tante convivono per dare più libertà , più scelta; la gente ormai ricerca pezzi che somigliano più possibile al proprio stile,un pò come l'indie.
Il bello dunque , è ancora mixare ; Il ricco e il povero.




 Naturalmente non poteva mancare il tanto ormai desiderato animalier , comunemente chiamato leopardato.
Chi non ne ha uno nell'armadio? Un qualsiasi accessorio , ma alla fine tutte noi amiamo un pò trasgredire il nostro look.
Quest'inverno poi , è il ritorno del look dei camicioni di flanella abbinati ad anfibi e ad abitini di chifon.
Ritorna anche il look EXTRA LARGE , stile indie , dove queste modelle alte che sfilano in queste passerelle , vengono coperte da questi enormi vestiti che risalta il look trasgressivo.







Che fine hanno fatto le righe?
Non preoccupatevi amanti di esse! Perchè anche loro ci sono , forse un pò meno , perchè sono dominate da questo look punk e ribelle , ma comunque loro rimangono sempre.





Anche i fiori fanno da padrona , quel look femminile e vintage rimane sempre e comunque , anche se la donna con l'inverno nuovo , ha un istinto da tigre , tigre ribelle.






Moda donna
Moda uomo





2 commenti:

Anonimo ha detto...

I love men's fashion!!!

Anonimo ha detto...

:-)))) great

Posta un commento

 

Indie Style Copyright © 2012 Design by Antonia Sundrani Vinte e poucos